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È DIVENTATA FAMOSA CON UN FILN DI SESSO E SENTIMENTI ESTREMI. E ORA SULLO SCHERMO SARA’ LA DONNA CHE SALVO’ LA VITA AL GRANDE BALLERINO RUDOLF NUREYEV. CON GRAZIA ADELE EXARCHOPOULOS HA PARLATO DELLA PASSIONE E DEL PERCHE’ NON VI RINUNCEREBBE MAI

di Cristiana Allievi

L’attrice francese Adele Exarchopoulos fotografata da Eric Catarina (courtesy of Grazia Italia).

Sono passati due minuti da quando ci siamo incontrate e ha già acceso la prima sigaretta. La manicure è in tinta con la tuta rosa di Miu Miu che indossa. Scandisce lentamente il cognome “Ec-sar-co-pu-los”  con un accento così francese da far dimenticare le radici greche che la legano al nonno. Di Adele percepisci l’energia e la complessità anche quando sta in silenzio e ti guarda con grandi occhi neri.  Così mi spiego l’evento del 2013 che ha segnato la sua carriera. Steven Spielberg, allora presidente di giuria a Cannes, ha voluto premiarla per La vita di Adele insieme all’attrice Lea Seydoux e al film stesso: un’eccezione per le dinamiche di un festival con cui il leggendario regista Usa ha voluto sottolineare la magia d’amore e libertà vista sullo schermo. «Continuano a paragonare ogni cosa che faccio a quel film estremo», mi racconta quando glielo nomino. «Ho incontrato poco fa Abdellatif Kechiche e gli ho detto “mi hai rovinata”. Accetto completamente il fatto che lui è le mie radici nel cinema, mi ha dato luce ed è uno dei migliori registi che ho incontrato. Ma chiedo a tutti di guardare avanti…». Intanto dal 27 giugno sarà in Nureyev, The white Crow, il film di Ralph Fiennes che racconta quando l’icona russa della danza ha chiesto asilo politico in Francia in piena Guerra fredda e lo ha ottenuto grazie all’aiuto dell’amica  dell’alta società Clara Saint, interpretata da Adele. Poi sarà la volta di Sybil, di Justine Triet,appena visto all’ultimo festival di Cannes, in cui  interpreta una giovane attrice in crisi sentimentale che cerca l’aiuto di una psicoterapeuta (Virginie Efira). E con cui finirà per ritrovarsi in situazioni surreali.

Figli di un’infermiera e di un chitarrista, ha iniziato a fare l’attrice a soli 13 anni in una serie poliziesca per la tv francese. Poi otto film a fila, prima della svolta. Da allora ne ha girati altri nove, ha cercato di fare i conti con la fama improvvisa e ha avuto un figlio, Ismail, due anni, con il rapper francese Morgan Fremont. Difficile, mentre le parlo, tenere a mente che ha solo 25 anni.

(continua…)

Intervista integrale pubblicata su Grazia del 20 giugno 2019

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